Pensato e concepito come un’opera all’avanguardia, sia dal punto di vista architettonico che tecnologico, il Tempio di cremazione, posto a fianco della chiesa di Valera, è diventato ufficialmente operativo da alcuni giorni. Una strutture moderna, senza simboli religiosi, in modo da mettere a proprio agio chiunque, che, ieri mattina, ha aperto le proprie porte alla So.Crem, Società per la Cremazione. «Il nostro obiettivo, è quello di difendere e sostenere il diritto di scelta di chi decide di ricorrere, dopo la morte, alla cremazione », spiega il presidente della sezione di Parma, Rocco Caccavari, nel corso della visita avvenuta a seguito dell’assemblea dei soci durante la quale, lo stesso Caccavari, è stato confermato al timore della sezione cittadina. Una decisione consapevole che, la So.Crem, nata a metà '800 su ispirazione di principi risorgimentali, accompagna passo dopo passo. Ad ogni socio, infatti, viene sottoposta la scrittura di un testamento a valore legale, nel quale si specifica la volontà di essere cremati e il luogo nel quale si desidera che le proprie ceneri riposino.
«Diventiamo legalmente responsabili delle volontà del defunto, assistiamo personalmente alla funzione per assicurarci che tutto venga fatto come stabilito e offriamo assistenza psicologica ad amici e parenti», continua Caccavari che, per il futuro, si augura la nascita, con il Comune di Parma, di una convinzione che permetta ai soci di contenere le spese. La visita guidata, ha permesso ai partecipanti di osservare da vicino il Tempio che, grazie alla grande attenzione verso la sacralità del rito e l’impatto ambientale, risulta essere un esempio unico, in Italia e in Europa. Presenti al sopralluogo anche Guido Peagno, presidente della Federazione italiana per la cremazione, Fabio Fuolega, segretario nazionale Socrem, bruno Bertolaso, presidente della sezione di Reggio Emilia e Luigi Bazzini, tesoriere della sezione di Parma