Dopo la cremazione le sue ceneri finirono in gran parte disperse nel Gange. Almeno una dozzina di urne vennero distribuite in tutto il Paese per le cerimonie seguite da milioni di indiani devoti alla figura del Mahatma che ha simboleggiato il riscatto dei Fuoricasta e degli oppressi. Quasi tutte le reliquie vennero poi disperse in altri fiumi sacri, mentre una porzione è stata interrata nel Raj Ghat, il Mausoleo di Gandhi a Delhi dove i dignitari di tutto il mondo si recano a rendere omaggio alla Grande Anima e dove ogni venerdì - giorno della morte - si tengono cerimonie religiose. Un' altra parte è conservata nel Palazzo dell' Aga Khan a Pune e un contenitore - l' unico autorizzato a lasciare l' India - si trova nel Memoriale per la Pace Mondiale di Yogananda a Palisades, in California. Nel '97, dopo il ritrovamento di un' urna "dimenticata" in una cassetta di sicurezza della banca dell' India di Cuttak, dovette pronunciarsi la Corte Suprema per restituire le reliquie ai familiari, che le immersero come tradizione alla confluenza tra il Gange e lo Yamuna nell' anniversario della sua morte. I resti destinati alla cerimonia di Bombay furono preservati da uno degli amici e discepoli più vicini a Gandhi, l' economista ed ex governatore del Gujarat Shriman Narayan e affidati da suo nipote al museo Mani Bhavan.
Nel 2008, nel sessantesimo della morte,un' altra porzione delle sue venerate ceneri - forse l' ultima - sarà dispersa in acqua nel Mar Arabico di fronte a Bombay.
RAIMONDO BULTRINI - La Repubblica