"Mom ho mai voluto cambiare le mie opinionii, per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in prigione(...)vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato: ma non potevo fare diversamente ma non potevo fare diversamente. La vita è così, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro mamme, se vogliono conservare il loro onore e la loro dignità di uomini »
(Antonio Gramsci, lettera alla madre, 10 maggio 1928)
Fu incarcerato fra il 1926 e il 1937 dal regime fascista e rilasciato poco prima della morte, avvenuta in seguito al grave deterioramento delle sue condizioni di salute durante gli anni di prigionia.
I suoi scritti – nei quali studiò e analizzò la guida culturale e politica della società – sono considerati fra quelli intellettualmente più originali della tradizione filosofica marxista.
Morì il 27 aprile 1937 a 46 anni.
Il suo corpo fu cremato e le sue ceneri,custodite nel cimitero del Verano,sono state trasferite e inumate al cimitero acattolico degli Inglesi sempre a Roma
Scheda segnaletica di Antonio Gramsci
PIER PAOLO PASOLINI legge "Le ceneri di Gramsci"(I parte)
VALERIO BINASCO legge "Tutto ciò avendo i polsi legati, dalle lettere dal carcere"