Sconcertanti fatti di cronaca che hanno svelato il comportamento di aziende e addetti sia pubblici che privati colpevoli di violazioni, manomissioni e abusi di ogni genere nel trattamento delle salme hanno determinato turbamento nell'opinione pubblica, anche in quella che riconosce la scelta della cremazione un diritto della persona.
La cremazione è una delle pratiche funerarie più antiche e diffuse della storia dell’umanità. Le prime testimonianze certe di questo rito risalgono al neolitico, eseguito soprattutto dalle popolazioni nomadi , ma anche da quelle sedentarie. Per alcuni gruppi di popolazioni la cremazione era riservata solo ai guerrieri caduti in battaglia o alle donne decedute durante il parto. Quasi sconosciuta in Africa, nell'America Meridionale e in Oceania, la cremazione trovò invece larga applicazione presso le popolazioni delle coste del Pacifico settentrionale e dell'America del Nord. La cremazione fu un trattamento delle salme adottato anche nelle civiltà mediterranee: Greci ed Etruschila consideravano un atto di purificazione e di liberazione dello spirito riservato alle persone illustri, mentre nella società romana il rito crematorio era un'esclusiva delle classi nobili. Soltanto i ricchi potevano permettersi le sontuose cerimonie funebri e la pira di legni pregiati irrorati di balsamo.
Fu anche per questa ragione che le prime comunità cristiane, pervase da un senso dì umiltà e di eguaglianza preferirono allo sfarzo tipico di queste cerimonie, la semplicità dell'inumazione. La cultura ebraica considerava la cremazione un onore straordinario riservato ai re e agli eroi (Saul, Davide, Salomone, ecc.), come si legge negli scritti di San Gerolamo. In realtà, fino al IV secolo d.C., gli stessi cristiani venivano seppelliti o cremati secondo le preferenze o le usanze del Paese ove dimoravano.
A Roma, ad esempio, sono state rinvenute nelle catacombe urne cinerarie cristiane dell'epoca. Solo qualche secolo dopo l’instaurazione ufficiale del Cristianesimo la cremazione dei cadaveri fu abolita perché considerata una istituzione pagana. Parallelamente, anche l’Islamismo impose l'inumazione in tutti i Paesi in cui si affermò.
Verso l'anno Mille, infine, la cremazione scomparve pressoché da tutta l’area mediterranea. Sarà dopo la Rivoluzione Francese che alcuni intellettuali cercheranno di favorire nuovamente la cremazione, come reazione ai dogmi della Chiesa.
Nella seconda metà dell'800, sotto la spinta della rivoluzione industriale e del processo di urbanizzazione, la pratica della cremazione venne riproposta per l’insufficienza dei cimiteri. Gli atteggiamenti di rottura ideologica e di fanatismo sono stati giustamenti superati e la scelta cremazionista è l'esito di una ragionata ricerca indivuiduale di motivazioni etiche, culturali e sociali, compatibili con i sentimenti religiosi ed infatti la Chiesa cattolica ammise la cremazione come pratica funeraria nel 1963.
Anche se nella storia ne è stato fatto un uso aberrante e criminale per folli disegni politici la tradizione dimostra che da sempre la cremazione non ha rappresentato un semplice trattamento delle salme, ma un gesto esemplare del rispetto alla persona defunta e una affermazione protratta oltre la vita della sua dignità.
La Società per la Cremazione So.Crem di Parma è impegnata per statuto ma soprattutto per missione, attraverso la dichiarazione di volontà e la destinazione scelta per le ceneri sottoscritte dagli associati, alla tutelagiuridica dei valori e dei diritti che la legislazione in vigore garantisce.
Per rafforzare la certezza del rispetto della volontà espressa la So.Crem di Parma intende avviare importanti novità. Infatti dalla messa in funzione del Tempio di Parma, un rappresentante della So.Crem seguirà tutte le procedure dal decesso del proprio associato fino alla destinazione delle ceneri con discrezione e gratuitamente, d'intesa con il gestore e le altre entità interessate. Questa disposizione farà parte della dichiarazione di volontà confermata al momento dell'iscrizione e favorirà la prevenzione e il controllo di sfruttamenti economici, di profanazioni e di vilipendio nella circostanza della cremazione.
Un altro significativo supporto, ove occorra, sarà messo a disposizione dei parenti: sarà attivo un gruppo di psicologi che accompagnerà nei momenti dolorosi del lutto le persone che ne manifesteranno il bisogno, anche per la comprensione e la condivisione della scelta della destinazione delle ceneri. L'esperienza dimostra per esempio che, nelle coppie anziane, alla persona sopravvissuta va dato un sostegno per placare la pena esistenziale della nostalgia struggente del passato spesso più forte del dolore presente.