Quasi 40 anni fa, il 28 gennaio del 1972, poco prima di morire Dino Buzzati confessava alla giovane moglie Almerina Antoniazzi la sua volontà di essere cremato e di essere disperso sulle cime delle Dolomiti, le montagne che più amava, un luogo magico che per lui, nato a San Pellegrino di Belluno, imparò ad amare in gioventù durante le estati che trascorreva con la famiglia alle porte di Belluno.
Ora, a distanza di quasi quattro decenni dalla sua morte, le sue volontà potranno essere rispettate, grazie alla decisione presa dal Consiglio regionale del Veneto che ha legiferato nuove norme in materia funeraria che permetteranno la cremazione e la dispersione delle ceneri in natura.
Una decisione che la moglie di Buzzati, ora 68enne, si è detta molto felice della possibilità di poter finalmente rispettare il volere del marito affermando che “La nostra famiglia aspettava solo che il Veneto si dotasse di una legge per disperdere le ceneri sulla Croda da Lago, nelle montagne sopra Cortina”. (books/blog)