Ha vissuto una feconda stagione artistica durata mezzo secolo che l’ha visto protagonista del rinnovamento del teatro ma anche attivo interprete dei bisogni sociali e politici dell’Italia dal periodo del dopoguerra agli anni Novanta.
Nella sua lunga attività, Strehler si collega alla tradizione italiana ed europea, e alle più recenti teorie novecentesche dell'arte drammatica, con riferimento all'insegnamento, tra gli altri, di Bertolt Brecht, Antonin Artaud e Louis Jouvet. Attenzione viene data all’uso dello spazio scenico, dei ritmi spettacolari e all’illuminazione.
Ha ricoperto la carica di senatore della Repubblica Italiana e di parlamentare europeo del Partito Socialista Italiano.
Morì a Lugano la notte di Natale del 1997. I funerali con grande partecipazione di cittadini e di autorità si svolsero due giorni dopo a Milano partendo dalla sede di via Rovello del Piccolo Teatro.
Le ceneri sono conservate nel cimitero di Trieste, sua città natale.
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